Adria, tra tornado, disagi e danni vari

Un evento eccezionale come quello che ha toccato il circuito di Adria domenica scorsa, lascia ammutoliti e soprattutto perlomeno agitati ed amareggiati per il non aver potuto correre e i per i danni subiti con la consolazione di non essersi almeno fatti male. In attesa di capire la tipologia delle coperture assicurative dell’autodromo, assolutamente facoltative e non obbligatorie nei confronti di beni di terzi, ricorrono due domande: se e quando recuperare la data e se e quanti punti assegnare per i risultati del week end.
Sulla prima domanda ragioni logistiche e di ulteriori costi, rendono impossibile che ciò accada visto che date in giro appetibili non ve ne sono. I due meeting che mancano sul calendario invece, sono già strapieni per poter permettere una doppia partenza che non sarebbe solo della BotT ma anche delle altre classi annullate. Senza considerare poi che un altro evento significa rispendere le stesse somme e che non tutti, per motivi di lavoro o familiari, hanno i week end disponibili sempre e comunque.
Per il discorso punti invece, ogni decisione perché non sia arbitraria, deve fondarsi sulle regole. In questo caso, la norma generale delinea che l’assegnazione dei punti o parte di essi non sia prevista senza che si sia disputata almeno una parte della gara. L’orientamento pertanto è di assegnare i soli punti di partecipazione cosi come previsto dal regolamento della BotT. Ogni altra ipotesi, seppure tutto questo possa sembrare frutto di un atteggiamento rigido, forzerebbe il sistema oltre misura generando più danni che benefici. C’è una stortura di fondo, ma è partita domenica prima che si desse fuoco alle polveri. Quel che ne consegue purtroppo e necessariamente avrà delle altre negatività.