Bdb, riflessioni di quasi metà stagione

La gara di Vallelunga l’1 e 2 giugno ci porta sempre più rapidamente verso il giro di boa della stagione 2019: Cervesina, o meglio il Tazio Nuvolari, non è poi cosi lontano nel tempo visto che si parla del 22 e 23 giugno. È quindi un buon momento per tirare una riga e capire dove siamo arrivati, quanto abbiamo centrato gli obiettivi che ci eravamo posti e soprattutto come vogliamo andare avanti.

Fondamentalmente potremmo dire che il bicchiere è mezzo pieno e che comunque, nonostante le avversità, non abbiamo piegato la schiena. Rimaniamo dritti in piedi ad affrontare il vento perché sta tornando ad essere il gruppo degli anni d’oro dei due cilindri in Italia, quando qualcuno era costretto ad andare a casa perché la griglia non era abbastanza grande…tornare ad allora è forse troppo ma lavorare per avere quello zoccolo duro di 20 – 25 partenti non è cosi peregrino, almeno per il 2019 poi chissà che non si possa alzare l’asticella.

Ci siamo ritrovati nel circuito di casa quasi ospiti ma per passione e voglia di fare motociclismo abbiamo accettato un ruolo da comparse quando eravamo i padroni della scena. L’abbiamo fatto volentieri perché chi sa sa e chi non vuol vedere non lo andiamo a cercare, siamo certi che comprenderà e tornerà a parlare con noi. Abbiamo respirato aria di amicizia e gioco dentro i box in questo week end romano. Abbiamo riso e scherzato, questo è più che sufficiente per passare oltre le polemiche e lavorare per migliorare. Migliorare senza però perdere quello spirito che ci ha visti tutti davanti ad un podio realizzato grazie all’aiuto di tutti, non una cosa di quelle altisonanti e da concerto rock ma un podio nostro al 100 per 100.

Prossimo fermata come dicevamo Cervesina, a definire un percorso che, fissato ad inizio stagione, rimane quello e quindi non ci vedrà più insieme al TCIV che invece modificherà alcune date. Cammineremo da soli andando poi a Franciacorta a luglio e poi, cercando di dare spazio a tutte le idee in cantiere, a Vallelunga in ottobre dove sarà ben il caso di stappare le bottiglie per i 30 anni a due cilindri.

Ultime note, ma perché servano un po’ a tutti, sui numeri di Vallelunga e la necessità di non sovrapporsi ma cercare di cooperare senza personalismi o protagonismi. Centoventicinque partecipanti in tutto, di cui 15 con il Trofeo Trinacria, 4 per l’Aprilia Cup, 70 per il Centauro, 21 per le classi TCIV e 15 per noi, sono numeri che non portano lontano se vediamo la miriade di classi in cui erano sparsi questi piloti. Si può decidere se rimanere padroni del forte abbandonato oppure trovare il modo per dare un’ala del forte ad ognuno perché torni la vita dentro le mura e si possano riavere griglie con una classe ma piene fino all’uscita della Roma…possibile? Non possibile, almeno cerchiamo di avvicinarci!