Diciotto giri al cardiopalma per la Battle of the Twins a Vallelunga!

Venticinque anni fa prendeva il via la prima gara riservata alle bicilindriche due valvole sul circuito “club”, al secolo il corto, di Vallelunga. Oggi 12 ottobre la storia è ritornata con alcuni dei protagonisti di allora, altri nuovi, altri semi nuovi perché protagonisti nei primi anni 2000 di quello che poi è stata l’evoluzione della BotT, la Supertwins. Ben 23 i piloti che hanno preso parte alle qualifiche, tanti coloro che non sono riusciti a riassemblare le moto in tempo per la manifestazione ma si sono assolutamente detti pronti a rientrare in pista!

giangiacomo 12 OTTOBRE

Obiettivo un calendario non troppo “costoso”, limiti nel regolamento che non si rifacciano a parti di serie quanto a semplici misure: per ora si parla di misure dei cilindri e corpi farfallati. Obiettivo è ritrovare lo spirito di un tempo, quando la base su cui lavorare era povera e quel che aiutava era la capacità e l’inventiva dei preparatori. A breve tutte le info, nel frattempo però spazio ai protagonisti sul corto di Valle che hanno dato spettacolo e si sono divertiti.
Presenti pure personaggi che da sempre hanno accompagnato la BotT, come Riccardo Testaverde, tecnico della Vyrus di Francesco Contigliozzi, o Franco Lenci, mostro sacro nel mondo dei meccanici Ducati, o che ne sono stati protagonisti attivi come Giuseppe Molteni, Ivan Soppelsa, Gianluca Natali, Massimiliano Zeraftis o Andrea Polzella tra gli altri. Chi tra questi ha lasciato però il segno negli anni ’90 e si è ripresentato con la stessa moto, la mitica 851 con motore due valvole, è stato il romano Antonio Giangiacomo. Capace di tempi sin da allora simili a quelli fatti registrare oggi, Giangiacomo ha pagato pegno alla lunga assenza dal circuito e a quel polso che lo disturbava già negli anni d’oro, senza tralasciare un motore non proprio giovanissimo…emozionante però vederlo comunque sfilare sul dritto di Valle, per lui una ottava posizione finale nella BotT1 alle spalle delle due NCR Millona di Enrico Martini e Fabrizio Tinti. Più allenato Tinti, un po’ meno Martini che tornava in moto dopo un paio di stagioni di stop, per il primo un doppio appuntamento nella giornata avendo preso parte pure alla STWS con la conseguente stanchezza. Alle spalle di Giangiacomo chiudeva quindi Contigliozzi che faticava non poco a domare la sua Vyrus alla Viterbo ma comunque riusciva a contenere Luciano Gentili, Paolo Marini, Stefano Savioli e Luca Sanità. Fermi anche loro da qualche tempo, l’unico che scontava la sua inesperienza assoluta in gara era Sanità che comunque accresceva il suo feeling giro dopo giro migliorando il suo tempo. Quello che accadeva anche ai suoi rivali cosi come a Federico Fiordiponti che si diceva soddisfatto della prestazione. Meno buona invece la giornata per Filippo Vailati del team The Bike e per Alessandro Trigila con la sua Paul Smart. Per il primo una rottura in partenza che lo costringeva al ritiro, per il secondo stessa sorte dopo che mai si è trovato a suo agio in questo week end non esprimendosi all’altezza delle sue potenzialità. Per motivi tecnici quindi non prendeva il via Fabrizio D’Appollonio mentre quelli fisici attanagliavano il veneto Luca Gasparini, autore di più che buone prove di qualifiche ma poi decisamente sotto tono anche nell’altra gara cui era iscritto.
Interessante l’esperimento con le Ducati 696, da segnalare che ritiro di Vailati a parte, il compagno di squadra Francesco Rodi chiudeva in tredicesima posizione assoluta a conferma che sul corto o sui circuiti comunque meno veloci ci si diverte con tutto. Soddisfazione arrivava quindi anche per Stefano Marino e Michele Savoini, in forza al team Megabyke, rispettivamente 4° e 5° nella BotT1 e stanchissimi nel finale. Costanti per tutti e 18 i giri entrambi, Marino subiva l’attacco di un super Bentivoglio nella seconda metà della gara: una rimonta del romano targato numero 19 che lo portava addirittura ad insidiare Francesco Melchionno con passaggio al photo finish. Non si ricorreva comunque alla prova dato lo spirito della manifestazione e dato che si trattava di due classi diverse: BotT Open per Benti, BotT 1 per Melchionno. Quarto alle spalle di Bentivoglio quindi Francesco Castellani, alle prese con un week end ricco di problemi, avanti allo stesso arrivavano Matteo Fanfarillo e Marco D’Amico. Entrambi nella classe BotT Open, i due davano spettacolo per buona parte della gara in compagnia di Sandro Giangiacomo e Stefano Cicchinelli, alfieri del team Megabyke. Partito forte Cicchinelli, ancor meglio faceva l’autore della pole Giangiacomo con la lotta che sembrava limitata a loro. Successivamente Cicchinelli, dopo una serie di entrate assolutamente efficaci al tornantino, e una bagarre di tutto rispetto nella quale si inseriva pure D’Amico, si vedeva costretto a calare il ritmo per i postumi della caduta in qualifica del sabato. Con lui insidiato da Fanfarillo, scattava la tattica tra D’Amico e Giangiacomo su chi dovesse guidare le danze: andato in testa D’Amico, dopo qualche tornata in cui cercava di prendere il largo, arrivava alle sue spalle Giangiacomo che prendeva la testa e teneva il comando fino alla bandiera a scacchi. Con D’Amico che comunque non mollava, arrivava più che mai veloce Matteo Fanfarillo che, con ben due giri veloci, demoliva lo svantaggio e si portava alle spalle dei Giangiacomo che rispondeva con altri due giri record. Quarto a quel punto Cicchinelli, la terza piazza assoluta andava a D’Amico con la successiva suddivisione tra BotT 1, definita la classe regina, e la BotT Open.
Soddisfatti promotori e partecipanti, il week end è stata un’ottima occasione per confrontarsi e pensare al 2015. Paolo Marini, che in seno al GMC lanciò l’idea delle twins, Raffaele Lanza e Marco Pasqua, per quanto attiene la parte web e le foto, sono pronti. I partecipanti pure, appuntamento a breve con le proposte per la prossima stagione…