Vallelunga, in testa Simoneschi, situazione classifiche di Trofeo incerte tranne che nella BotT….

Tempo incerto a Vallelunga con i piloti ed i team fino all’ultimo dubbiosi su quali coperture fossero più opportune, una situazione instabile con la  logica conseguenza di colpi di scena continui e classifiche provvisorie di Trofeo che lasciano molte porte aperte per Misano il 16 ottobre. Nella tappa romana, allo scattare del semaforo rosso Alessandro Simoneschi partiva bene ma lasciando  la sensazione che sia l’ottimo Pigliacelli che il rivale più diretto De Noni potessero insidiarlo. Dopo le prime curve l’alfiere del Lenci Racing prendeva il via e solo De Noni con i colori del BRT Prototipi ne reggeva il ritmo: due Oltre che regalavano spettacolo per il primo terzo di gara con sorpassi continui, poi Simoneschi allungava mettendo al sicuro la vittoria. Il compagno di squadra di De Noni, il teramano Pigliacelli, in sella alla Aspimolle era tra i primi quindi a pagare pegno alla scelta delle gomme. Progressivamente veniva risucchiato nel gruppo andando a chiudere con un comunque ottimo quarto posto in classifica della 1.

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Alle spalle del gruppo di testa quindi, con Simoneschi e De Noni avanti e Pigliacelli costretto in difesa, scattava il corpo a corpo con situazioni che si alternavano ed un Marco D’Amico su 848 del team MDM che aveva il suo bel da fare per contenere i rivali, tra cui anche il compagno di squadra Fanfarillo. Sempre più ingombrante si faceva poi la sagoma della numero 22, la749 BRT per la guida di Michele Vari. Il pilota di Segni dopo un paio di gare a Magione che gli avevano lasciato l’amaro in bocca, coglieva un terzo posto della Oltre mettendo in fila i rivali. D’Amico a quel punto viaggiava senza forzare troppo la mano con la calcolatrice pronta: data la regola dell’assegnazione dei punti alle wild card infatti, il romano poteva amministrare. A rompere il quadro arrivava prima Fanfarillo, quindi un super Fabrizio Tinti su 848 Pregnocorse,  Pino Vocaturi su Ducati999 Air per l’assistenza del Brt, ma soprattutto il giovane Luca Cafolla del Team Black. Il pilota di Latina aumentava il ritmo giro dopo giro fino a dimostrarsi un pilota scomodo: nel finale avanti nel gruppetto D’Amico, seguiva Cafolla, Tinti, Fanfarillo, Mattia Sala e Vocaturi. Per più tornate l’uscita della Roma regalava cosi una foto da incorniciare con le sagome che si mischiavano, le due carene nere del MDM interrotte da quella bianco celeste di Tinti seguite da vicino dai rivali cui, come detto, si aggiungeva nelle tornate finali un Sala che si prendeva  un po’ di soddisfazione dopo un Magione al di sotto delle aspettative e delle qualifiche romane sotto tono.  La sua BTT D2V lo rimetteva infatti in carreggiata portandolo al secondo gradino del podio della 1 davanti al citato Vocarex, a Ivano Pigliacelli e Stefano Cicchinelli. Per il pilota Megabyke gara in crescendo mano mano che aumentava la confidenza con l’asfalto viscido ed  un ottimo secondo posto nella Master dietro a Tinti e davanti ad un Contigliozzi fresco di ritorno in pista con piglio  decisamente aggressivo in sella alla sua Paul Smart. Poca la potenza ma tanta l’esperienza di Paperoga.

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Meno contento era invece Alessandro Nostini, anche lui alle prese con gomme non ideali su questo asfalto: partito bene, piano piano perdeva posizioni ma almeno chiudeva la gara contrariamente a Francesco Castellani, out dopo due giri in chiusura di un week end da dimenticare, a Luca Bassetto, fuori a metà gara per noie meccaniche, a Giorgio Polidori e Paolo Arioni, vittime di due rotture al termine  qualifiche più che buone, mentre Arturo Anzaloni e Danilo Russo, uno per problemi familiari ed uno per i postumi dell’incidente stradale, si registrava no assenti sin dalla vigilia.

Lo spettacolo non mancava neanche nelle posizioni alle spalle di quelle di testa con Massimo Barilati che le azzeccava tutte con la sua Moretti e andava a vincere nella 2 su un Sebastian Costanzo su Rosmoto in crisi con le gomme cosi come Rossano Gualandi, che chiudeva comunque secondo negli esordienti alle spalle del sempre più costante Scanavino. Per l’alfiere del Rosmoto racing team una terza piazza nella BotT 3 preziosa alle spalle di un Vincio Siracusa formidabile e di un Giuseppe Bentivoglio che chiudeva un paio di tornate addirittura sopra i 2 minuti sempre per le gomme.

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Calato il sipario su Valle, la situazione rimane tutt’altro che definita nelle varie classi. Apertissima la  2 dove Barilati è avanti ma dovrà sudare per vincere su Sebastian Costanzo, tranquillamente terzo quindi l’esordiente Gualandi, anche la 3 non scherza con Siracusa avanti nei confronti di Bentivoglio ma con lo scarto ancora da applicare sul suo punteggio. Nella Oltre Marco D’Amico non è ancora matematicamente campione nei confronti di un indomito Tinti e di un Nostini sempre insidioso, mentre la 1 è ormai matematicamente appannaggio di Ivano Pigliacelli nonostante un Cicchinelli che ha ritrovato lo smalto migliore nel corso della stagione. Per le classifiche speciali incertezza per la 848 Series tra D’Amico e Tinti, viaggiano stretti in pochi punti per i Rookies Polidori, Scanavino e Gualandi con il romano che guida mentre troviamo in testa Pigliacelli nella Junior su Cafolla e Tinti su Nostini e Cicchinelli nella Master. Per le Scuderie Oltre quindi MDM dovrà guardarsi dal ritorno del Pregnocorse   con il titolo  Scuderie che è per ora nelle mani della BRT Prototipi: sulla strada dei romani sia la Megabyke che la Rosmoto. Appuntamento a Misano per i verdetti finali…14, 15 e 16  ottobre 2016

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